Fabriano – L’Avis, nonostante la pandemia, grazie ai suoi donatori…

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FABRIANO – L’AVIS, NONOSTANTE LA PANDEMIA, GRAZIE AI SUOI DONATORI E IL PREZIOSO SUPPORTO DEL CENTRO TRASFUSIONALE, ASSICURA CONTINUITA’, RUOLO E FUNZIONE DI SERVIZIO. ESITO PIU’ CHE POSITIVO DEL QUESTIONARIO COMPILATO DAGLI AVISINI

Iniziamo con un dato particolarmente significativo, al 31-12-2021 i soci sono 2013 più altri 35 soci non donatori che in totale portano la cifra a 2138. 110 i nuovi iscritti e soltanto 2 cancellati, sui 2138 totali 1321 sono uomini e 782 donne con una preponderanza di appartenenti ai gruppi 0RH+ 856 mentre il ARH+ si attesta a 738.

Altro elemento determinate in questo contesto, che evidenzia come la Sezione Comunale della città è tra le più grandi delle Marche considerato il rapporto donatori-popolazione, viene rappresentato dal numero delle donazioni, ben 3128 delle quali 2292 da maschi e 836 da femmine e questo per quanto riguarda il sangue intero mentre con le plasmaferesi si arriva a quota 561 delle quali 342 maschi e 219 femmine.

“Attraverso il questionario “AVIS: la tua Associazione da Vivere” è il presidente Sebastiano Paglialunga a parlare “si è voluto comprendere cosa piace? Come si vive la vita di “Avisino”? Quanto la si frequenta nel tempo libero? Quali sono le proposte per migliorare e renderci più orgogliosi di appartenere a questo grande Gruppo di Volontariato? E grazie alle risposte ricevute l’Associazione ora potrà strutturare al meglio la sua proposta di valore per la città e tutti Noi: i settori della Scuola, seguiti dallo sport e arte-cultura sono stati quelli che gli Avisini ci hanno indicato e quindi quelli a cui dedicare maggiore impegno futuro. Altra indicazione interessante ricavata dalle risposte viene dal tempo libero a disposizione dei donatori che vogliono dedicare alla Associazione: poco meno di cento hanno detto “si” e altrettanti “non so”. Testimonianza – commenta il presidente – che il questionario ci ha permesso di riprendere il contatto diretto con i nostri volontari, fatta salva la considerazione che nonostante questo ultimo difficilissimo, doloroso passaggio di vita, grazie alla forza e coesione della nostra Associazione il rapporto non si è certo interrotto ma anzi la raccolta di sangue è continuata con grande generosità. Da qui la decisione di riprendere in mano la situazione per tornare, prima possibile, alla nostra e vostra munifica operatività che ci ha reso e ci rende protagonisti a livello cittadino come pure fuori da esso”.

Infine il presidente dell’Avis di Fabriano, Sebastiano Paglialunga, annunciare una ulteriore azione intrapresa dalla Comunale cittadina per facilitare l’iscrizione di nuovi soci al Sodalizio: la visita cardiologica e l’elettrocardiogramma. Esame e diagnostica indispensabile, insieme a tutti gli altri adempimenti, assolutamente necessari per entrare a far parte della grande famiglia avisina.

“Visto che purtroppo il reparto di Cardiologia di Fabriano non riesce a soddisfare neanche un terzo delle richieste” spiega Paglialunga l’importante iniziativa, quasi sicuramente la prima nella nostra provincia e nel resto della Regione, “dal 2 dicembre sono iniziate presso il dottor Cristiano Cecchetelli, cardiologo, la programmazione della visita cardiologica e dell’elettrocardiogramma per i donatori che hanno raggiunto i 65 anni e per coloro che vogliono diventarlo. Proprio per queste due categorie di persone – sottolinea – sono obbligatori la visita cardiologica e l’ecg e la cosa, in particolare dal punto di vista economico, sarà una spesa a totale carico della nostra Sezione. Tale soluzione – tiene a rimarcare –  è stata presa lo scorso 4 ottobre, nel corso di una riunione della Zonale locale, alla quale hanno partecipato i Presidenti delle Comunali locali, assente solo Serra San Quirico. Il secondo argomento dell’incontro ha riguardato appunto l’ECG e la visita cardiologica, con la nostra comunicazione di aver deciso di predisporre questo provvedimento per i nuovi donatori ed i 65nni presso un Cardiologo esterno alla struttura ospedaliera, con l’intero Consiglio Direttivo della Sezione d’accordo.

“Sufficiente ricordare” conclude il presidente che certo non vuole porre sotto accusa la Divisione Cardiologica del “Profili” da tempo ridotta ai minimi termini da provvedimenti regionali “che qualche anno fa di visite cardiologiche se ne potevano programmare 4 a settimana, ora se ne programmano 3 al mese e considerando che noi, tra nuovi donatori ed ultrasessantacinquenni, dobbiamo programmare circa 130 visite cardiologiche l’anno, il reparto cardiologico ne accetta al massimo 40 l’anno e per tutta la Zonale, il conto è presto fatto e facilmente fa comprendere quanto sia importante questa nostra decisione che all’impegno finanziario unisce la volontà di porci al servizio della Associazione: tutti noi, possiamo impegnarci per portare una sacca mancante. Ognuno di noi può fare tanto, perché questa terra ci ispira, perché Fabriano ha un donatore attivo ogni 10 abitanti. Siamo circa 30.000, e questo vuol dire qualcosa”.